Il Blog di In Arrivo HD

Viaggiare in bus, metro e taxi a Roma senza stress

Limo manager rilasciata

Limo Manager
Ho il piacere di annunciare che Limo Manager, l’app per il gestore di cooperative Taxi e NCC, è ora disponibile per l’installazione gratuita per tutte le maestranze autorizzate. Limo Manager, disponibile tanto per iPhone che iPad, è tutto quello che serve al manager per tenere sotto controllo la sua flotta e fornire ai clienti il servizio al meglio.
Un comunicato stampa è disponibile all’indirizzo:
http://www.limomanager.net/PR-it/

Nuova app Limo Manager e sito web

LimoWeb
Allo scopo di rispondere in modo legale all’offensiva Uber, e su sollecitazione del responsabile di Roma Taxi Service, abbiamo deciso di estendere il servizio di prenotazioni anche agli NCC. Perché ciò sia fatto a norma di legge, la loro prenotazione non sarà naturalmente possibile direttamente da parte degli utenti, ma gestita da un manager. Nella prima versione sarò solo possibile richiedere tali mezzi contattando direttamente gli operatori; quando la cosa prenderà piede sarà anche data la possibilità direttamente agli utenti all’inverno delle app di contattare il manager e richiedere un Noleggio Con Conducente presso la propria posizione. Il nome della nuova app presto disponibile, che sarà del tutto gratuita per lo scaricamento e utilizzo per i gestori di tali servizi è:

Limo Manager

e il relativo sito web:

http://www.limomanager.net

La risposta a Uber

Per rispondere all’offensiva Uber, la suite In Arrivo HD sta predisponendo, nel solo modo che conosce, quello legale, un supporto anche per gli autisti NCC che desiderino rispettare le regole. Anche essi potranno infatti aderire a Taxi Professional, ma solo all’interno di una cooperativa che raccoglierà e gestirà le prenotazioni per conto loro, senza naturalmente permettere la prenotazione diretta da parte degli utenti come è per i taxi, né di attivarne di nuove autonomamente.

Una nuova app gratuita è in corso di realizzazione per permettere ai gestori delle cooperative di prendere la loro parte alle operazioni.

La suite In Arrivo, Uber e Freud

Recentemente Uber ha proposto quello che definisce un altro servizio dirompente: Uber Pop. In pratica il servizio consente ai guidatori normali di portare altri passeggeri a pagamento, una grande parte del quale finisce nelle profonde tasche di Uber stessa, come di consueto. Fondamentalmente la stessa cosa offre la suite in Arrivo in tutte le sue tre incarnazioni da più di un anno, mediante la tecnologia dei percorsi condivisi. La differenza è che l'app non applica al conducente alcuna imposta per il trasporto di altre persone né le interessa se ​​questo viene fatto gratuitamente o a pagamento, e inoltre offre questo servizio anche ai camminatori e ai passeggeri dei taxi che in questo modo possono trovare compagni di persone per una corsa o una passeggiata nel parco, o condividere il prezzo di una corsa in taxi per una certa destinazione comune per risparmiare. Cose che Uber non ha nemmeno pensato o presentato in forma sparsa.
Questo rende ancora più difficile comprendere il motivo per cui
Uber è considerato dirompente. L' unico suggerimento è che sia l’atteggiamento la ragione. A volte la parte femminile delle persone domina e il tipo Macho, che occupa gli spazi e non dover chiedere mai, proietta il suo fascino . Ciò tanto più per fatto che incide con le tasche piene dei soldi di Google e degli altri investitori americani.
Mi chiedo tuttavia se gli estimatori di questa piattaforma comprendano la profonda
spinta freudiana alla base del loro interesse!

Riflessioni più serie sul tema di Uber

Uber e la rivolta dei tassisti, un'occasione di riflessione
Il caso del servizio di auto con autista prenotabile da un app, di grande attualità a Milano, è un esempio di disruptive innovation inevitabile? Siamo dunque davanti a un caso di neo-luddismo? La risposta è sì e no allo stesso tempo.
di Umberto Bertelè
EDITORIALE
21 Maggio 2014
@umbertobertele
Umberto Bertelè, che presiede l’Advisory Board di ICT4Executive, è ordinario di Strategia e sistemi di pianificazione al Politecnico di Milano e presidente onorario del MIP. È autore del libro "Strategia" edito da Egea
In un’era contraddistinta da quella che Downes e Nunes hanno denominato 
big bang disruption, dall’entrata in gioco cioè in molti comparti dell’economia di business model fortemente innovativi (figli delle nuove tecnologie e dei cambiamenti nelle abitudini da esse indotti) con effetti spesso devastanti sugli equilibri esistenti, il caso Uber - di grande attualità a Milano - deve essere fatto rientrare in questa categoria? Siamo davanti a un caso di neo-luddismo?
[...]

Uber e la prosopopea di Wired

nextfestLo sciopero dei tassisti contro Uber (e il digitale) è senza fine

Prosegue a oltranza l’agitazione. Che è contro la società californiana ma anche contro il futuro dell’Italia (sostiene Wired)


http://www.wired.it/attualita/politica/2014/05/19/perche-uber-e-unopportunita/

Questo il mio commento:
La vostra descrizione si attanaglia benissimo anche alla Mafia. Di nuovo questa confusione colpevole, ritengo, da parte di una testata come la vostra, tra Uber e innovazione. Sembrerebbe che per essere innovativi occorra violare le leggi, magari col supporto dei miliardi di investitori americani, compreso Google, che gli imprenditori nazionali si possono solo sognare! E, ciò nonostante, come nel caso di Taxi Professional, ma non solo, sono in grado di offrire un'alternativa credibile, certo non sponsorizzata da Angelina Jolie o Mario Ballottelli, ma che in compenso rispetta le leggi e lascia al tassista il controllo della propria attività professionale e fonte di rispetto e sostentamento. Ovviamente tutto ciò non è da Wired considerato abbastanza innovativo, evidentemente

I Taxisti milanesi dicono no a Uber e lottano contro l’Abusivismo

Rilancio il presente articolo delle ulteriori mobilitazioni di contrasto alle operazione monopolistiche e illegali di Uber:
uber_no

La Categoria da tempo chiede più legalità per contrastare un fenomeno che si estende a macchia d'olio e che rischia di sottrarre lavoro a migliaia di conducenti regolari, soprattutto per gli effetti che l'applicazione Uber produce in termini di sfruttamento degli NCC. I noleggiatori oggi sono istigati a competere illegalmente contro il servizio taxi, offrendo corse per pochi spiccioli sui cui i proprietari di Uber intervengono per accaparrarsi il proprio margine. Al di la dei dati sbandierati, però, il Comune conferma un'ambiguità di fondo, mostra, da una parte, alla categoria i risultati della campagna repressiva contro Uber e dall'altra non disdegna di sostenere, concedendo il patrocinio, ad una iniziativa come Wired Next Fest 2014 che contempla uno spazio dedicato alla multinazionale.
La Categoria taxi ormai è stanca di scontrarsi quotidianamente con un atteggiamento ambiguo e contraddittorio da parte del Comune di Milano e rivendica una politica che inequivocabilmente punti alla messa al bando di iniziative dietro all’innovazione tendono a sovvertire le regole che consentono alle imprese di operare in libertà.
E' più di un anno che la Categoria deve subire la promozione indisturbata di un marchio, Uber, che agisce nell'illegalità, producendo, oltre alla concorrenza sleale, un continuo stato di tensione sociale destinato a ripercuotersi pesantemente sulla cittadinanza.
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